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Cura persona: quali claim in etichetta hanno più successo?

La nuova edizione dell’Osservatorio Immagino ha rilevato i principali trend relativi alla vendita dei prodotti per l’igiene della persona.

8 luglio 2020 / Press

La settima edizione dell’Osservatorio Immagino GS1, realizzata in collaborazione con Nielsen, ha rilevato i 10 claim più diffusi sulle etichette dei prodotti per l’igiene della persona, tenendo conto del fatturato generato.

Al primo posto è stato confermato il claim “dermatologicamente testato”, che compare sul 18% dei prodotti analizzati e che copre l’11% del giro d’affari complessivo del comparto. In calo le vendite (-2,6%), che riguardano soprattutto creme per il viso donna, detergenti per l’igiene intima, bagno doccia e saponi.

Il secondo claim riguarda, invece, il “prodotto in Italia” - presente sul 9,2% dei prodotti - con una quota dell’8% del fatturato totale. Anche in questo caso, le vendite mostrano una diminuzione (-10,2%), dovuta all’andamento di pannolini, assorbenti esterni, shampoo e carta igienica. Stesso trend per il sell-out del “senza parabeni” (-9%), mentre crescono le vendite dei prodotti con i claim “ipoallergenico” (+2,5%) e “biologico” (+10%), che riguarda 632 articoli e conta un giro d’affari di 43,6 milioni di euro.

Per quanto riguarda, infine, gli ingredienti più evidenziati sui packaging, il primato spetta all’argan (sul 3,8% dei prodotti): le vendite sono cresciute dell’1,5%, grazie soprattutto alle performance di shampoo, dopo shampoo, carta igienica e prodotti per la cura del viso e del corpo donna.